I rendimenti
in kW sono un dato molto fuorviante per valutare il prodotto da
scegliere per la propria casa.
C'è il diffuso malinteso che i
prodotti con più kW scaldino di più,
soprattutto a causa della credenza che una volta accesa la stufa o il
caminetto, questi svilupperanno automaticamente la potenza indicata
nella certificazione: niente di più sbagliato!
Il calore generato dipende
dalla combustione, mentre la capacità di distribuire calore, e servire
bene i vari ambienti,
dipende in parte dall'installazione ed in parte dal prodotto che
abbiamo installato.
Quello che dobbiamo cercare
quindi, è un prodotto che abbia una grande capacità di distribuzione
del calore, ed installarlo bene.
Tornando ai kW
cominciando dalla legna, un
prodotto con maggior resa nominale in passato generalmente aveva un focolare più grande rispetto ad uno con minor
resa, da qui la maggiore resa richiesta e riconosciuta in fase di certificazione. Non dimentichiamo però che bruciando 2 kg all'ora della stessa legna si avrà la
stesso calore generato, ma con una maggiore efficienza nel focolare
più piccolo.
I
focolari più grandi permettono una più ampia visione della fiamma e
la possibilità di usare legna più lunga; di contro però occorrerà
maggior
calore per mantenere la struttura in temperatura e quindi a parità di
resa avremo
maggiori consumi.
Poco sopra abbiamo letto come in passato la resa
nominale fosse valutata in un certo modo, oggi invece viene pilotata
per usufruire al meglio degli incentivi presenti nel settore e per
sfruttare il bisogno di soddisfazione personale dei clienti. Molti inserti a legna
(i prodotti più venduti dopo il 2020), sono passati da rendimenti a 2
cifre a rendimenti a 3 cifre in nome del conto termico, oltre che per
appagare l'ego dei clienti. Un prodotto che passa
da un rendimento di 7,5 kW ad un rendimento di 12,5 kW (stessa
struttura, nuova certificazione), aumenta l'incentivo del conto termico
da € 1.130,00 ad € 1.420,00, conferendo nel contempo al suo acquirente
la possibilità di vantarsi di avere l'inserto più potente di tutto il
circondario.
Cambiano i tempi e cambiano gli incentivi
e quello più facile da ottenere, i Bandi Regionali, ha introdotto un
limite di accesso in base ai kW (in Toscana 10 kW), costringendo molti
inserti a smaltire i kW presi per tornare sotto la soglia del nuovo
peso forma: questo è sicuramente l'esempio recente più lampante di
quanto i rendimenti in kW siano il dato più sbagliato per valutare la
capacità di un oggetto da riscaldamento.
Rendimento ante e post Bando Regionale
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Esempio di cambio di certificazione per adeguamento al Bando Regionale: alla fine questo inserto scalderà per 10,7 o per 9,9?
Risposta: con 2 kg di legna l'ora di consumo scalderà per 6,5 (come qualunque altro a parità di qualità e di costruzione)
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Con la legna il
calore generato a parità di consumo è lo stesso, considerando due stufe canalizzabili
della stessa azienda,
rispettivamente da 8,5 e 11 kW, condividendo le due stufe lo stesso
motore canalizzabile la
loro capacità di distribuzione del calore sarà identica. Il modello più
grande
avrà una maggiore capacità di carico rispetto al modello più
piccolo, ma il calore prodotto a parità di legna bruciata si equivarrà,
garantendo però una maggiore efficienza nel modello con focolare più
compatto.
Con il
pellet
le cose sono un po' diverse. Il pellet, infatti, con la sua combustione
regolabile
non ha molta variabilità della fiamma tra i vari modelli (ad eccezione
di modelli molto grandi o molto piccoli), ma alla maggiore dimensione
della stufa generalmente si accompagna anche una migliore
capacità di distribuzione del calore, grazie ad una struttura interna
diversa ed a componenti aggiuntivi o maggiorati.
Riprendendo l'esempio già visto per la legna, considerando
tre stufe
della stessa Azienda rispettivamente da 7, da 10 e da 12 kW,
a parità di resa termica (4,5 kW per tutte), per la distribuzione del
calore il modello da 7 avrà a disposizione un motore aria, il modello
da 10 due motori di cui uno maggiorato, mentre quello da 12 due motori
maggiorati (alcune aziende aggiungono anche un terzo motore base).
La stufa da 12 sembrerà scaldare molto più di quella da 7 non perché
sta effettivamente producendo più calore (entrambe sono a 4,5 kW), ma
perché
avrà una maggiore capacità di distribuzione dello stesso calore (grazie
ai motori aggiuntivi, canalizzabili anche in altre stanze o ai piani
superiori).
In definitiva, molto più importante
del rendimento in kW è la qualità del prodotto che andremo ad
installare, il suo punto di installazione, che deve essere il più
centrale possibile all'abitazione, la possibilità di conduzione
di tubi aggiuntivi di aria calda in altri ambienti, ed infine il tempo
di
accensione.
Anche il combustibile è importante, ma facendo leva sui fattori appena
visti possiamo ottenere comunque un'ottima capacità di riscaldamento dal nostro caminetto o dalla nostra stufa.
Un ultimo appunto riguardo
agli obblighi normativi: a seconda della potenza certificata dell'oggetto, gli obblighi possono variare.
Per qualunque dubbio non esitate a
contattarci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la
vostra casa.
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